Quanto scrivono i nostri figli? Apparentemente molto. Lo fanno di continuo sulle chat e sui social.
Ma quanto scrivono a mano? La scrittura è un mezzo terapeutico, favorisce l’introspezione e
insegna a organizzare i pensieri, a costruire ragionamenti, spalanca le porte al pensiero critico e
riflessivo. Scrivere fa bene all’anima e approfondisce la conoscenza di sé. Ecco perché è nato il
progetto “C’è posta per….” Basato su uno scambio epistolare tra gli alunni dello stesso istituto
comprensivo, il Chioggia2, ma con sede in plessi diversi e distanti tra loro solo 9,1 chilometri. Così
tra le classi 2° A della “G. Pascoli” di Sottomarina e 2°D della “B. Maderna” di Sant’Anna di
Chioggia sono prima nati degli “amici di penna” e poi, in seguito ad un’uscita didattica in comune,
degli amici reali. “C’è posta per….” è sicuramente l’esempio di come la scuola attiva, fatta di
compiti di realtà abbia trovato il modo di promuovere e riscoprire competenze oltre che
conoscenze.